In questo articolo ci soffermiamo sull’importanza della formazione tecnica nell’automazione industriale.
Per farlo ci affidiamo alle parole di Michele Priori, il Responsabile del Reparto Tecnico Elettromatic.
Entriamo nel dettaglio.
1. In cosa consiste la figura di responsabile del reparto tecnico in Elettromatic?
“In qualità di Responsabile del Reparto Tecnico, ho diversi compiti.
Innanzitutto gestisco il servizio di pre vendita, dove ricopro un ruolo consulenziale. Questo mi permette di aiutare i clienti a scegliere i prodotti più utili per le proprie necessità, in base alla natura dell’impianto e dei singoli macchinari.
In secondo luogo, mi occupo anche del servizio di post vendita. In particolare gestisco l’assistenza tecnica presso il cliente: intervenendo direttamente in caso di necessità, oppure facendo da tramite tra il cliente e i nostri fornitori.
Una terza mansione è legata alla gestione degli studi di fattibilità. In azienda abbiamo un laboratorio in cui possiamo condurre degli studi di fattibilità sui macchinari dei clienti, qualora loro non fossero in grado di realizzarli internamente.
Infine, mi occupo anche della formazione.
In particolare, per le aziende realizzo dei corsi professionali dedicati alle nuove tecnologie come, ad esempio, la programmazione dei PLC e la robotica applicata al settore dell’automazione industriale.
Oltre ai corsi professionali pensati per i nostri clienti, realizzo anche delle lezioni per gli studenti. Sono infatti uno dei docenti dell’ITS Academy di Fabriano dove gestisco il corso dedicato ai sistemi di visione e alla robotica.”
2. Quanto è importante la formazione tecnica nell’automazione?
“La formazione tecnica è fondamentale nel campo dell’automazione industriale.
Per un’azienda “non riuscire a stare al passo” con le novità tecnologiche e i trend di mercato significa rimanere indietro rispetto ai competitor. Per uno studente, invece, la formazione ricevuta presso un Istituto Tecnico Superiore può fare la differenza quando ricerca un lavoro.
Senza contare che riuscire a fare delle formazione tecnica ci qualifica come esperti dell’automazione industriale. Perché, se siamo formatori, significa che siamo tecnicamente preparati, tanto da poter formare persone a diversi livelli: dagli studenti ai professionisti, dagli operatori del settore ai nostri clienti.”
3. Negli ultimi anni quali sono stati i cambiamenti più importanti nel settore dell’automazione?
“Sicuramente i cambiamenti più importanti riguardano: l’interconnessione di macchine e aziende, il mondo del Cloud, la cybersecurity e lo sviluppo dei robot collaborativi.
Oggigiorno le aziende e i singoli macchinari non sono delle isole a sé stanti: le macchine sono interconnesse tra di loro e sono in grado di trasmettere informazioni.
Allo stesso tempo, grazie a sistemi di archiviazione in remoto, come possono essere i Cloud, tutti i dati sono sempre disponibili online.
Questa facilità di accesso al dato, anche da remoto, ha portato con sé la necessità di difendere le informazioni da possibili attacchi esterni. Ed è proprio su questa necessità che si è sviluppata la cybersecurity.
Infine, un altro elemento che negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale è senza dubbio lo sviluppo dei robot collaborativi. Molte aziende, infatti, hanno scelto di introdurre nei propri impianti dei cobot, perché sono progettati per rispettare criteri di sicurezza, flessibilità e compattezza. Inoltre sono studiati per lavorare a stretto contatto con l’operatore anche senza la presenza delle barriere protettive.”
4. Quando si parla di automazione quali sono le maggiori sfide a livello tecnico?
“Uno degli aspetti più sfidanti per le industrie moderne è senza dubbio la cybersecurity.
Come ho anticipato precedentemente, con l’Industria 4.0 siamo riusciti a collegare tutte le macchine in rete, ma ora abbiamo il dovere di proteggere i dati che queste inviano.
Una seconda sfida che le aziende devono affrontare è quella di riuscire a rendere la produzione flessibile e scalabile.
Per riuscire a sopravvivere in un mercato di lavoro competitivo e incerto, le aziende devono essere in grado di riuscire a produrre in base della richiesta del mercato stesso. Se c’è la necessità di una grande produzione, si deve produrre di più, mentre se c’è poca richiesta, ci si deve reinventare e bisogna diversificare la produzione.
Infine, la terza sfida si collega ai concetti di manutenzione predittiva e preventiva. Le aziende moderne hanno l’esigenza di essere sempre più efficienti e competitive, per questo i fermo macchina sono estremamente deleteri. Se in passato si aspettava che un macchinario si rompesse prima di sostituirla, adesso si riesce a monitorare esattamente il suo ciclo di vita e a sapere in anticipo quando si romperà. Infatti, grazie all’interconnessione, le macchine trasmettono i dati sul proprio funzionamento. Analizzando queste informazioni, si può pianificare la manutenzione del macchinario prima della sua rottura, scongiurando il fermo di un impianto.”
5. In che modo Elettromatic cerca di superare proprio queste sfide?
“Ovviamente essendo un distributore possiamo offrire ai nostri clienti gli hardware necessari per affrontare queste sfide. Ad esempio, la nostra offerta spazia dai componenti per la sicurezza delle macchine fino ad arrivare alla sensoristica legata al mondo della manutenzione predittiva e preventiva. A cui si aggiungono tante altre soluzioni.
Però, come ho detto in precedenza, oltre a vendere prodotti noi offriamo anche della formazione tecnica specifica per l’ambito automazione industriale. Lo facciamo organizzando incontri tra i nostri clienti e i nostri fornitori, in modo tale da far conoscere ai nostri clienti i nuovi trend di mercato. Oppure, organizziamo seminari e workshop.
Ritengo che la formazione tecnica che offriamo nel campo dell’automazione industriale rappresenti proprio il nostro valore aggiunto. Tutti possono vendere un componente, ma non altrettanti hanno le competenze necessarie per formare.”
6. Come pensi che evolveranno i progetti di automazione dal punto di vista tecnico in futuro?
“Ad oggi, in molti settori si parla tanto di intelligenza artificiale e computer vision e sono certo che nel prossimo futuro anche l’automazione industriale trarrà notevoli vantaggi da queste tecnologie.
Così come riscontrerà dei benefici anche dall’implementazione dei robot collaborativi che saranno in grado di aiutare l’operatore nelle operazioni troppo ripetitive.
In generale, sono convinto che queste soluzioni non solo permetteranno di ridurre l’errore umano, ma riusciranno anche a rendere più flessibile e dinamica la produzione, adattandola alle richieste del singolo cliente.”
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